KENGAEZORBA-COPIA

kengah si trovò sommersa da un'onda e pensò che gli altri gabbiani erano ormai lontani ed allora provò a volare ma non ci riuscì.
Quando uscì dall’acqua lurida sentì molto freddo allora si ricordò quella storia raccontata da un vecchio gabbiano che icaro volò solo che il sole gli sciolse la cera che era attaccata dalle ali al corpo.
Allora kengah volle volare cosi il sole gli sciolse tutto il petrolio che aveva addosso.
Dopo un paio di tentativi spiccò il volo solo che il sole non ebbe gli effetti ideali.
Chiuse gli occhi e volo con le ultime forze dopodiché aprì gli occhi e vide s.michele

CAPITOLO 3

Kengah era sola nell’oceano e si accorse che era coperta di petrolio e pensò che il suo stormo era troppo lontano per raggiungerlo. Ormai la sua fine era assegnata, sarebbe stata mangiata da un pesce enorme. Maledì tutti gli uomini che pulivano le loro cisterne piene di petrolio. Provò a volare ma fece pochi metri e cadde. Cercò di togliere il petrolio dalla sua coda. Sopportò il dolore delle piume strappate e riprovò a volare. Pensò alla storia che le aveva raccontato un gabbiano delle isole Frisoni. Icaro si era incollato le piume di aquila con la cera e poi si sciolsero. Allora fece la stessa cosa volò verso il sole ma il petrolio non si sciolse. Riconobbe il campanile di san Michele e smise di volare.

CAPITOLO 3
Kengah era in mezzo all’oceano ed era stata travolta da un’ onda di petrolio. Poi pensò di andare dal suo stormo, però la sua fine era arrivata e quindi sarebbe stata mangiata da un pesce molto grosso.
Kengah cercò di togliere il petrolio dalle sue piume e sopportò il dolore.Poi riprovò a volare e c’è l’aveva fatta. Poi pensò alla storia e la raccontò. Icaro si era incollato le piume con la cera e poi si mise al sole e la cera si sciolse. Allora fece la stessa cosa volò verso il sole ma il petrolio non si sciolse.Poi riconobbe il campanile di San Michele e non volò mai più.

Kengah rimasta sola nel Mare del Nord non riusciva ad aprire gli occhi per colpa del petrolio; dopo molti tentativi finalmente vide il cielo e vide che il suo stormo era ormai lontano.Preferiva morire e dentro la bocca di un pesce invece che asfissiata dal petrolio. Nelle giornate di nebbia le petroliere svuotavano le loro cisterne nel mare. A volte guardava delle piccole barche color arcobaleno. Ad un certo punto si accorse che il petrolio non le aveva immobilizzato le ali e si ricordo che un gabbiano le aveva raccontato di Icaro che si era costruito delle ali ricoperte di cera volo talmente in alto che il sole sciolse la cera; Kengah ci volle provare ma senza riuscirci allora si immerse nell’acqua cercando di togliere un po’ di sporcizia dalla coda sopportando le piume strappate. Topo alcuni tentativi riuscì a spiccare in volo e dopo un po’ vide San Michele

Capitolo 3

Kengah era sola in mezzo all’oceano e si accorse che era stata travolta da un onda di petrolio. E aveva le chiazze di petrolio da per tutto,aveva tutti i muscoli con i crampi. Kengah riuscì a volare affinché uscì dalla macchia di petrolio e si salvo. Poi penso a una storia di Icaro che si era ricoperto di piume e arrivò fino al sole e però la cera si sciolse e precipito. Provo a volare e sali fino al sole pero il petrolio non si sciolse, però sentì che i muscoli iniziavano a cadere e quindi continuo a volare e arrivo fino al campanile di Hamburgo e smise di volare.

Una volta kengah, dalle piume d’argento, si ritrovò ne mare pieno di petrolio vide tutte le onde nere
E sperò che al più presto un pesce se la divorò. Però si ricordò una favola che gli aveva raccontato un suo amico che: Icaro si era costruito delle ali con piume d’aquila con la cera, volò, ma sì avvicinò troppo al sole e la cera si sciolse.
Quindi pensò che se andava vicino al sole il petrolio, che aveva sul corpo, si sarebbe sciolto.
Ci provò ma non si sciolse, quindi cercò di volare verso la riva, chiuse gli occhi e tentò di sbattere le ai più forte possibile.
Li riaprì e vide che stava sorvolando una chiesa ma e sue ali si rifiutarono di continuare.

Una volta kengah, dalle piume d’argento, si ritrovò ne mare pieno di petrolio vide tutte le onde nere
E sperò che al più presto un pesce se la divorò. Però si ricordò una favola che gli aveva raccontato un suo amico che: Icaro si era costruito delle ali con piume d’aquila con la cera, volò, ma sì avvicinò troppo al sole e la cera si sciolse.
Quindi pensò che se andava vicino al sole il petrolio, che aveva sul corpo, si sarebbe sciolto.
Ci provò ma non si sciolse, quindi cercò di volare verso la riva, chiuse gli occhi e tentò di sbattere le ai più forte possibile.
Li riaprì e vide che stava sorvolando una chiesa ma e sue ali si rifiutarono di continuare.

prof secondo me il disegno più bello e quello di gianluca

capitolo 3: Kengah si trovò sommersa da un'onda nera oscura che le stava arrivando contro un'onda di petrolio colpì Kengah e lei rimase appiccicata,si ricordò una favola che gli aveva raccontato un suo amico Icaro che si era fatto delle ali con la cera.Però volò ma ando a finire troppo vicino al sole e la cera si scolse.E pensò che se andava vicino al sole il petrolio si sarebbe sciolto come la cera ci provò ma non si scolse il petrolio,e pensò di volare verso la riva kengah chiuse gli occhi e cercò di sbattere le ali più forte che poteva poi li riapri e vide una chiesa ma le sue ali ormai non ce la facevano piu ad arrivarci.

kengah uscì fuori dall' acqua e si ritrovò coperta di petrolio.
si tuffò più volte per evitare di restare appiccicata e si accorse di non avere le ali attaccate al corpo , così si ricordò di una favola che le aveva raccontato il suo amico : parlava di icaro che si era costruito delle ali di penne di acquila, così era arrivato sino al sole . ma la cera si era sciolta e lui era precipitato. kengah con tutta la forza che aveva spiccò il volo e volò più in alto che poteva , sperando che il sole con il suo calore riuscisse a sciogliere il petrolio ma ...
il sole non lo sciolse e kenga con le ultime forze andò avanti un paio di km , quando vide il campanile di amburgo !!!!!
tempo che lo vide e le sue ali si fermarono.

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